CUBA COLONIALE
Forme e volumi dell'architettura coloniale dell'Avana in una via della città vecchia.
Forme e volumi dell'architettura coloniale dell'Avana in una via della città vecchia.
Dopo il tramonto il cielo sopra il Malecon si tinge di blu scuro e ci sono solo pochi lampioni ad illuminare le strade ed i palazzi.
La luce del tramonto viene riflessa dai palazzi del Malecon mentre la città si prepara per la notte che si avvicina.
L'architettura del regime si rivela, avvolta dalle palme tropicali, attraverso un finestrino di un taxi d'epoca.
Una Ford rossa sfreccia per le strade che attraversano i palazzi della vecchia Avana.
La luce, il paesaggio ed il tempo paiono immobili. Mentre la vita continua a scorrere.
Un musicista cubano e un turista chiacchierano sotto il cielo nuvoloso dell'Avana, accompagnati dal rumore delle onde.
Le onde dell'oceano nelle giornate di mare mosso si abbattono sulla strada scavalcando il muretto di protezione. Gli autisti non si scompongono minimamente, sembrano anzi divertirsi.
I colori della natura e quelli della lungomare paiono in contrasto, ma durante le ore del tramonto si abbracciano creando sfumature incredibili.
Gli elementi della montagna fuoriescono dall'opera creando un trama che si può quasi percepire al tatto.
Due vette gemelle, immerse dal verde, in un ambiente pieno di storia come quello della catena del grande Bianco.
L'acqua del fiume scorrendo indica la via tra le montagne e ne riflette le geometrie spigolose a contrasto con il cielo .
Ad alte quote le montagne sembrano dune rocciose, ricoperte di neve e ghiaccio, che sfiorano la superficie delle nuvole.
L'atmosfera rarefatta dell'alba, il sole comincia a scaldare le vette che sembrano iridescenti rispetto alla gelida nebbia.
La metropoli milanese viva e sempre in movimento. Le persone scorrono talmente veloci che paiono ombre.
La vita notturna di Milano raccontata attraverso il Duomo. Mentre fuori le ombre avvolgono la città, il cuore rimane sempre acceso in questa città che non dorme mai.
Con la luce del tramonto le superfici bianche del Duomo diventano dorate fino a far fondere le guglie con il cielo.
Luogo di connessione e incroci, simbolo mondano della vita milanese.
La grandezza del Duomo che accoglie di fonte a sé turisti curiosi e lavoratori distratti, circondati da palazzi storici.
I toni monocromatici giocano con i contrasti tra luce e ombra, creando un'atmosfera onirica che invita a perdersi in una dimensione sospesa tra la realtà e il sogno.
La creazione della Terra raccontata attraverso le rocce della grotta, i colori brillano in quello che sembra il caos del cosmo.
Strati di calcite dipingono la grotta strato dopo strato creando strutture che si innalzano da ogni superficie.
La Mole si innalza come protagonista sulla città di Torino, soltanto il cielo limpido come sfondo.
La scala interna che collega la città con le stelle crea una spirale di metallo che sembra non finire mai.
Cavi d'acciaio e bulloni, nascosti allo sguardo, sostengono il cuore della Mole.
Una storia tutta italiana fatta di travi e cemento, una rampa elicoidale che ci accompagna verso il futuro.
Lo spazio interno e quello esterno si fondono creando un paesaggio onirico esaltato da una luce eterea.
I vetri del Teatro Regio si trasformano in onde che si increspano e riflettono il colore limpido del cielo.
Le forme barocche e le linee spigolose creano un pattern che sembra spingersi al di fuori dell'opera.
Come la famosa opera di F. S. Fitzgerald, questa residenza sabauda viene raccontata attraverso le feste e gli sfarzi della società passata.
La luce diffusa del cielo nevoso fa apparire la facciata di Palazzo Carignano come un disegno a pastello rappresentato in un racconto per bambini.
La luce attraversa i portici e inonda la volta creando l'illusione di un tempio antico, che sembra essere sempre esistito.
La prospettiva e i toni delicati fanno sembrare i portici un'illusione che diventa sempre più astratta man mano che ci si avvicina.
Nella galleria di Diana il soffitto decorato appare sospeso mentre veniamo proiettati in questo corridoio infinito.
Il mercato, custodito tutt'intorno da palazzi storici, racchiude in sé il movimento caotico del commercio e rappresenta l'incontro delle diverse tradizioni.
Questa visione area di Via Roma, con l'illuminazione dal basso, mostra Torino come una metropoli futurista vivace e rigogliosa.
La vita in piazza, dopo il tramonto, è qualcosa di unico, indescrivibile a chi non lo vive. La Mole, sulla scena, sovrasta i tetti, sorvegliando la notte con aria maestosa.
La vita in piazza Castello, centro di Torino, scorre verso Via Pietro Micca , illuminando durante la notte i palazzi storici che la compongono.
Un punto di vista privilegiato dalle finestre del museo egizio. La Piazza si apre allo spettatore mostrando tutti dettagli del Teatro e del Palazzo.
Mentre la pace domina la città, il ponte di Rialto si riflette all'infinito in una cornice di gondole che galleggiano placidamente sui canali.
La basilica grandeggia su un prato di "paline", l'edificio dalle mille finestre appare come un porto sicuro a cui tutte le gondole sembrano rivolgere lo sguardo.
I colori fluorescenti del tramonto veneziano sfumano sulla città all'orizzonte, i lampioni appaiono come fiaccole pronte a scaldare la notte.
Uno sguardo incuriosito sugli interni veneziani, dall'esterno il paesaggio rimane incredibile, qualcosa che si può solo immaginare.
Venezia è come un dipinto illuminato dalla vita dei suoi abitanti. Al chiaro di Luna sono I veneziani, come fiamme, ad accendere i canali della città.
L'oscurità dello sfondo è rotta solamente da una singola stella che sembra ammirare tutta la maestosità della Basilica.
Quando la foschia è particolarmente fitta diventa difficile definire i singoli edifici sulle acque dei canali. La città appare quindi come un'unica isola dalle mille finestre.
La natura riflessa sulle piccole onde di un lago sereno, un miraggio dopo una lunga escursione.
I fiori spiccano sulle acque del lago di Loz in questo paesaggio immacolato pervaso di serenità.
La linea dell'orizzonte che divide il cielo dall'oceano, in cui il suono delle onde e il canto del vento si uniscono in armonia. Nessuna nave a vista in questa distesa di acqua.
Alberi grigi mettono radici in questa terra fitta e piena di colori, la vita è florida nelle foreste di Zanzibar.
Un insieme di bolle, trasportate dal vento, che volano sopra la città riflettendo dall'alto i grattacieli di Chicago.
Chicago diventa una città nuova in cui strutture apparentemente pesanti si intrecciano agli schemi della umana.
La luce del sole filtrata dalla finestra carezza ogni petalo, creando un gioco di ombre e di sfumature che si fondono armoniosamente insieme.
La creatività della decorazione rimane in contrasto con la durezza del cemento in questo teatro ormai diventato parcheggio.
Detroit come città pulsante e piena di grattacieli, i colori dell'arte e della cultura in un futuro raffigurante la ripresa economica.
Una piccola chiesa isolata dall'aspetto bucolico sminuita dai grandi palazzi industriali ormai abbandonati.
La chiesa abbandonata ritrova nuova speranza in questa esplosione di luce e colori, enfatizzati dalle geometrie architettoniche originali.
L'arte murale prende vita e colora con la speranza una città che ormai sembra averla abbandonata.
Gli occhi di questa opera d'arte guardano con speranza le mille finestre, ognuna con una storia da raccontare.
La banda musicale si libera dalla costrizione del dipinto e continua a suonare percorrendo le strade di Detroit, ormai solitarie.